LABORATORI

Scritture & Voci
Crimine della scrittura / Crimine del pensiero

Sessione di studio per voci e corpi d’attore su:

- Anna Livia Plurabella e Giacomo Joyce di James Joyce
- Viol. Sec. da Ultime di Antonio Pizzuto
- Dissertazioni filosofiche dall’opera di D. A. F. de Sade


Con: Stefania Bonafede, Domenico Bravo, Giovanni Dispenza, Francesco Gulizzi, Irene Nuzzo, Mari Siragusa

Se il confronto tra Joyce e Pizzuto (e Sade) può essere utile, da un lato, a conoscere meglio le diverse dimensioni in cui si muovono le loro rispettive scritture, serve altresì a comprendere, dall’altro, con quali elementi, problemi, piaceri debba combattere o godere chi decidesse di intraprenderne una lettura, un’interpretazione o una messa in voce, facendosi carico consapevole di tutto il ‘volume’ di quelle (scritture).

Il seminario è stato dedicato a ‘giovani’ attori interessati ad esplorare lo spazio apparentemente nullo, in realtà infinito, su cui insiste lo scarto tra scrittura e lettura.  All’oscurità semantica della scrittura di Joyce e di Pizzuto si contrappone la chiarezza del discorso Sadiano che soggiace al principio del “dire tutto”, del porre in ascolto l'indicibile/inascoltabile oscurità del (suo) desiderio. 
 


Palermo, Teatro Libero, 3-23 giugno 1996